Barcellona. Città del “lato mare” e del “lato montagna”, così vicini da farti dubitare se passare il fine settimana su una delle sue lunghe spiagge affollate di turisti o a ritrovare te stesso nel monastero di Montserrat. Città delle incredibili feste di quartiere e di eventi tecnologici di fama mondiale. Città delle botteghe di pescatori e delle antiche granjas che profumano di cioccolata calda e churros, ma anche dei ristoranti più innovativi. Città delle grandi opere urbanistiche, delle raffinate ed estroverse ville moderniste, delle signorili vie dei negozi e delle viuzze che spesso puzzano di umidità e di piscio, certo, ma che ti catapultano nei romanzi di Ildefonso Falcones o Carlos Ruiz Zafón. Città delle incivili arene trasformate in “evoluti” centri commerciali e delle butifarradas popolari. Città di separatisti inviperiti e nazionalisti… inviperiti anche loro. Beh, a questo punto un’idea di cos’è Barcellona ve la sarete fatta: la città di tutti, dai progressivi del Sonar, ai veterani che ballano lentissime sardanas nella piazza della cattedrale. O, forse, molto più di una città: un’autentica passione, definita dai suoi infiniti contrasti.
Anna Valcarenghi
(Castellers) Tradizioni artistiche e…
…artisti anticonvenzionali (artista di strada, sullo sfondo il teatro del Liceu)
(il quartiere gotico, dettaglio) La Barcellona antica e…
…quella del futuro (la diada de Catalunya)
(una delle 13 oche della cattedrale) Leggende ancorate al cuore della città…
…e leggende che arrivano da paesi lontani (la Fira de la Terra)
(Correfocs) Amore per il frastuono…
…e per la pace (riflesso nella fontana di San Felipe Neri)
(rose di San Jordi) Inaspettate feste degli innamorati…
…e innamorati inaspettati (coppia lungo La Rambla)
Classe 1987, Anna ha trascorso la sua spensierata adolescenza scorrazzando nelle afose campagne della bassa bresciana. Illegalmente costretta allo studio della partita doppia, Anna ha deciso di vendicarsi dei suoi contabili avi intraprendendo lo studio delle lingue e delle letterature straniere, che hanno aperto la sua mente alla conoscenza del mondo-oltre-la-pianura. Stabilitasi a pochi passi dalla poliedrica Sagrada Familia, Anna gestisce oggi il suo blog di cucina, Crónica de una merienda anunciada, e coltiva il suo amore per la fotografia e i viaggi, le uniche cure utili affinché la sua salute mentale rimanga intatta.